Il ragazzo di Senorbì colpito da meningite sta meglio. Lo scrive in un comunicato stampa l’Azienda sanitaria di Cagliari: <
E questa è già una bella notizia. La brutta notizia ovviamente è legata al fatto che un giovane è ricoverato all’ospedale di Santissima Trinità di Cagliari perché colpito da meningite.
In Trexenta si è diffuso l’allarmismo, tantissime le persone (soprattutto giovanissimi) che questo pomeriggio si sono recati nel Poliambulatorio di Senorbì per richiedere la somministrazione della cura antibiotica.
Per evitare allarmismi pubblichiamo integrale il comunicato dell’Ats Assl di Cagliari:
In merito al sospetto caso di meningite di un ragazzo di vent’anni ricoverato presso il nosocomio Santissima Trinità di Cagliari, l’Ats -Assl Cagliari conferma che (grazie alla collaborazione con il laboratorio analisi della Assl di Carbonia che ha reso possibile l’identificazione precoce) si tratta di meningococco gruppo B. Al momento le condizioni del paziente sono comunque in miglioramento.
Dal punto di vista della profilassi, sono stati attivati i protocolli di sicurezza previsti per questo tipo di casi che comprendono le analisi di laboratorio per stabilire quali sono gli agenti microbiologici causa delle malattie e la profilassi, che consiste nell’assunzione di antibiotico per via orale, su tutti i contatti stretti con il paziente da parte degli operatori sanitari del servizio di igiene e sanità pubblica della assl di Cagliari. A questo proposito si precisa che nella valutazione di contatto stretto vengono tenuti in considerazione:
a) i conviventi considerando anche l’ambiente di studio (la stessa classe) o di lavoro (la stessa stanza)
b) chi ha dormito o mangiato spesso nella stessa casa del malato
c) le persone che nei sette giorni precedenti l’esordio hanno avuto contatti con la sua saliva (attraverso baci, stoviglie, spazzolini da denti, giocattoli)
d) i sanitari che sono stati direttamente esposti alle secrezioni respiratorie del paziente (per esempio durante manovre di intubazione o respirazione bocca a bocca) (fonte Epicentro Istituto Superiore sanità).
