I camionisti sardi, i quali chiedono il sostegno di altre categorie di lavoratori in difficoltà, confermano un nuovo stato di agitazione.
Gli autotrasportatori hanno indetto nuovamente uno sciopero per il prezzo del carburante, che negli ultimi giorni e tornato sopra i due euro a litro nonostante il taglio delle accise del governo ancora in vigore.
Lo sciopero inizierà il giorno 27 giugno a partire dalle ore 8 del mattino ed interesserà il porto di Cagliari, il porto canale e Sarroch. Lo sciopero è stato autorizzato dalla questura di Cagliari e presumibilmente darà il via ad una serie di giornate di protesta che si potrebbero estendere al resto dell’isola e che bloccheranno tutte le merci in partenza ed in arrivo dai porti coinvolti nello sciopero.
Lo scenario preoccupa le aziende sarde che a causa dello sciopero potrebbero subire la doppia beffa, infatti le aziende sarde stanno già facendo i conti con il caro energia-materie prime.
Uno sciopero in Sardegna, lontano da Roma e Bruxelles, dove di fatto vengono assunte le decisioni potrebbe creare più danni che benefici, con i danni solo alle economie delle aziende sarde e con il rischio di non impensierire Draghi e compagni.