Il Museo del Territorio “Ex Colonia Penale di Castiadas” mostra un nuovo volto grazie al quale il turista si sente protagonista, non più un semplice fruitore.
Diretto verso la nuova frontiera del turismo in cui l’ “esperienza” modifica l’idea del viaggio, il museo non presenta solo attività di conservazione (testimonianze materiali e mostre), ma un nuovo approccio che si prefigge di creare un legame relazionale tra soggetto e territorio; tra l’uomo e la storia del sito facendo appello al senso di appartenenza, alla ricerca identitaria e alla consapevolezza del forte vincolo che unisce l’individuo alla sua terra.
<< La novità di quest’anno è un viaggio esperienziale per i visitatori>>, afferma Alessandra Mulliri, responsabile del Museo del Territorio e referente di Emme Comunicazione -società che per la seconda volta consecutiva gestisce l’ex complesso carcerario: <<Chi viaggia desidera immergersi nella storia del luogo ospitante; il turista può, attraverso i racconti delle guide esperte, relazionarsi con il passato e identificarsi in momenti di vita quotidiana da vivere, all’occorrenza, in solitudine all’interno delle celle. Esperienza totalizzante che porta l’ospite a ‘sentire’ non solo a ‘vedere’ ciò che lo circonda>>, conclude entusiasta la Mulliri.
Oltre al museo, è possibile far visita alla Chiesa di San Basilide, situata a pochi metri dall’ex colonia penale, la cui apertura, fortemente voluta dalla coordinatrice dell’ente museale Anna Palita, sancisce la realizzazione di un museo diffuso attento a coinvolgere il visitatore in un’esperienza di forte impatto personale in termini di connessione emotiva, sociale, intellettuale e spirituale.
Il museo è aperto tutti i giorni fino alla fine di ottobre con i seguenti orari di apertura: dalle ore 10 alle 14; dalle ore 18 alle 22.
Secondo il nuovo decreto Covid, per accedervi i visitatori dovranno esibire il Green Pass.