I carabinieri non avevano dimenticato l’episodio, alle volte ci vuole un po’ di tempo e di pazienza. Il 7 febbraio 2019, all’interno degli spogliatoi del campo sportivo comunale di Senorbì, i soliti ignoti avevano sottratto sei bei telefoni cellulari, lasciati incustoditi durante un allenamento di giovani calciatori della locale “Polisportiva”.
I cellulari lasciano delle tracce telematiche e dunque quell’episodio non poteva restare impunito. Andando ad associare il codice identificativo di ogni cellulare sottratto (IMEI) con le schede SIM e relativi intestatari, i carabinieri della locale Stazione, con l’ausilio di diverse società telefoniche e decreto della Procura, sono riusciti a risalire ad 8 utilizzatori di quegli apparati, che li hanno usati fra febbraio e dicembre 2019.
Si tratta di stranieri: un algerino residente a Elmas, un pakistano irreperibile, un cittadino del Burkina Faso domiciliato a Cagliari, un maliano residente a Cagliari, in bengalese residente a Siracusa ma irreperibile, un suo connazionale residente a Cagliari ma senza fissa dimora, un altro connazionale residente a Roma ma irreperibile, e infine un sudanese residente a Milano, ma in atto non rintracciabile. Le vie della refurtiva sono davvero infinite.
Due di questi telefonini sono stati rinvenuti e recuperati a Cagliari, con la collaborazione dei carabinieri di Stampace. In qualche modo costoro avranno un processo per ricettazione, magari non saranno presenti, ma la legge farà comunque il proprio corso e prima o poi li raggiungerà.
GB