L’effetto Green Pass, i timori di contagiare i parenti ma anche l’aumento vertiginoso dei casi ha fatto impennare le prenotazioni di tamponi rapidi, una situazione che sta mandando in tilt il sistema di tracciamento del virus in tutte le Regioni.
Ecco il punto in Italia raccontato da Huffingtonpost.it :
In Sicilia alcuni hub sono costretti a chiudere per alcune ore, per riuscire a sostenere la richiesta di tamponi.
In Veneto, regione in cui il numero di tamponi giornalieri è tra i più alti d’Italia, il Presidente Luca Zaia ha lanciato un appello rivolto alle farmacie, anche qualora la regione passasse in zona arancione .
In Calabria, la mattina del 26 dicembre due lunghe colonne di macchine hanno circondato le tende allestite all’interno del polifunzionale dell’Asp a Catanzaro lido.
Anche nella Bergamasca il sistema è in tilt, con code di diverse ore in alcuni centri, tra cui Dalmine e Treviglio.
In Campania, a Napoli, si sono registrare ore di coda in auto per effettuare un tampone molecolare nel drive-in allestito a Pomigliano d’Arco.
In Liguria a parlare è il consigliere comunale di Camporosso, Enzo Freno, vaccinato, in coda stamattina per un tampone all’autoporto di Ventimiglia.
Stessa situazione anche in Sardegna, una corsa al tampone antigenico che rischia di paralizzare il tracciamento del virus nell’Isola
Prima conseguenza nel sud Sardegna è stata quella di regolamentare gli accessi al centro TREIN di Via Romagna a Cagliari.
ATS infatti ha reso noto che le farmacie della provincia non dovranno più mandare in Via Romagna i soggetti positivi sottoposti a tampone antigenico per la controverifica attraverso il test molecolare.
I positivi al tampone in farmacia dovranno essere inseriti nella piattaforma GCC e aspettare la chiamata del SISP.
In Lombardia invece d’ora in poi verrà data la priorità solo ai sintomatici.