Il panorama ciclistico sardo, ricco di per sé di tanti e svariati eventi, ha sicuramente anch’esso ricevuto un duro colpo in seguito allo stop di gare ed allenamenti imposto dalle recenti restrizioni del Covid-19.
Con l’ingresso nella fase 2, le strade della nostra Isola si sono nuovamente tinteggiate delle sgargianti maglie dei ciclisti amatoriali. Gioia che purtroppo è stata quasi subito interrotta dopo che, il 26 maggio scorso, una terribile notizia ha scosso nel più profondo gli amanti della categoria: il cuore di Federico Mannai, 38 anni di Sant’Andrea Frius, ciclista della Asd Donori bike, ha cessato di battere improvvisamente.
Sono innumerevoli e toccanti le parole dei tanti amici e conoscenti che riempiono notte e giorno i social in ricordo di un amico di tutti.
Nei giorni a seguire, il piccolo centro di S.Andrea Frius è stato sede di un pellegrinare di ciclisti che si fermava davanti alla casa “del Mannai” per un ultimo saluto e per fare quello che era il suo giro preferito. Il “GIRO DI MANNAI” è stato infatti creato da un gruppo che ripercorrendo due dei suoi percorsi prediletti, ne ha costruito la traccia sull’app di Strava.
Tra i tanti appassionati di ciclismo c’è chi è uscito totalmente dagli schemi facendo qualcosa di più insolito e generoso, una vera e propria “danza sui pedali” lungo la caratteristica salita che porta dall’abitato di Donori a quello di Sant’Andrea Frius. Una scalata continua che in gergo tecnico prende il nome di “Everesting”. Si tratta di ripetere un’intera salita o un segmento di essa un numero di volte tale da coprire con la somma delle variazioni di quota registrate da valle a monte l’ascesa degli 8.848 mt che rappresentano la cima più alta del pianeta: l’Everest.
Il nome da associare a tale incredibile dimostrazione di tenacia fisica e mentale, di incrollabile determinazione e singolare affetto verso il compianto Mannai è uno solo: Paolo Massenti.
Presidente della Asd Bike Tour 4 Mori, con sede nella vicina Guasila, ha lasciato ancora una volta tutti sbalorditi in piena notte come dai dati con cui è stata omologata questa ennesima sfida vinta.
Con partenza alle ore 00:31 ha percorso la salita che separa il paese di Donori e quello di Sant’ Andrea Frius per ben 57 volte, per un totale di 358 km, 8.896 mt di ascesa e 18 ore e 17 minuti sui pedali.
Lucia Muscas, moglie di Federico Mannai, ne ha ringraziato personalmente l’autore per come ha voluto ricordare e omaggiare l’atleta scomparso.
Uno dei tanti gesti di inestimabile bellezza, sia dal punto di vista sportivo che umano, unanimemente apprezzato non solo per lo sforzo fisico fuori dal comune ma perché scaturisce da profondo affetto e rispetto che forse solo la storia del ciclismo può raccontare. Una singolare fatica che riscuote immenso plauso, a confermare l’eccellenza di genuinità di queste sensazioni in chi ha seguito le gesta del ciclista “Mesumaccu” o “TottuMaccu” come allegramente veniva titolato il Massenti. Sono state le dirette Facebook del suo profilo con cui particolare stato emotivo hanno influenzato già la faticosa ascesa.
Massenti ha coperto le 57 salite ad una media di quasi 20km/h, comprese le soste tecniche, dovute sia alla registrazione dei passaggi sia alla prevista reintegrazione alimentare che la stessa disciplina estrema richiede.
Ciao caro amico, continua a correre ovunque tu sia, noi con te!