Nei giorni scorsi gli operatori del 118 di Senorbí, al rientro da un intervento, hanno trovato una busta appesa nella porta dell’ingresso con all’interno una scatola di 50 mascherine chirurgiche, dono di un anonimo benefattore.
Il prezioso gesto era accompagnato anche da una lettera che vogliamo qui condividere nella sua integrità senza pubblicarne la foto: “La mia azione potrà essere una goccia in mezzo all’oceano, ma se in questo momento dove tutti noi donassimo una sola goccia da versare nell’oceano, voi del 118 lavoravate più in sicurezza e potevate aiutarci ancora di più. Grazie per tutto quello che fate e che state facendo in questo periodo del COVID-19“.
Si sospetta che si tratti della stessa persona che alcuni giorni fa ha donato 100€ al comune di Senorbì cosicché l’amministrazione potesse destinarli a chi ne avesse più bisogno.
Sempre nella postazione del 118, nelle settimane scorse alcune ragazze e madri di famiglia avevano fatto pervenire degli spruzzini vuoti che l’equipe di turno riempiva con una soluzione di acqua e varechina da nebulizzare sopra la tuta utilizzata per i sospetti COVID.
Possa questo gesto essere d’esempio per tutto il Paese e ringraziamo di vero cuore chiunque ne sia stato l’artefice.