Senorbì e la Trexenta riabbracciano la Dea Madre





La Dea di Turriga, il mistero di un’icona senza tempo”

Il Museo Archeologico Sa Domu Nosta espone eccezionalmente al pubblico l’inestimabile reperto denominato Dea madre di Turriga, attentamente custodito ed orgogliosamente esposto al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.

Per l’occasione verrà inaugurata, sabato 28 luglio alle 19.00 presso il Museo di Senorbì, il percorso espositivo “La Dea di Turriga, il mistero di un’icona senza tempo”. che sarà visitabile sino a domenica 5 agosto, tutti i giorni, dalle 9.00 alle 13.00, dalle 16.00 alle 21.00.

Grazie alla pronta e sensibile disponibilità del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e del Polo Museale della Sardegna, il Comune di Senorbì e la Società Cooperativa Sa Domu Nosta hanno organizzato l’evento come una grande occasione, preziosa e irripetibile, per celebrare l’Idolo di Turriga, essenza e principio della locale comunità arcaica, ma soprattutto stilema del patrimonio iconografico del Mediterraneo.

L’evento unico e straordinario sarà l’occasione per ammirare, dal vivo, una delle massime icone del patrimonio identitario sardo, principio unificatore ed enigma dell’esistenza.

Attorno al prezioso reperto, la mostra con la genesi della scoperta, gli uomini che ne hanno compreso l’importanza, coloro per i quali ha rappresentato fonte di ispirazione artistica, l’inestimabile valore che la sostanzia, ma sopratutto l’affascinante mistero che incarna.

Alla serata di inaugurazione, dopo i saluti del Sindaco Alessandro Pireddu, dell’Assessore alla Cultura, Sport e Spettacolo, Paola Erriu, del Responsabile Scientifico MADN Elisabetta Frau, interverranno: Il Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari Roberto Concas, il Funzionario della Soprintendenza Chiara Pilo, i Docenti dell’Università di Cagliari, Carlo Lugliè e Riccardo Ciccilloni.

Graditi ospiti dell’evento La Cantina Argiolas di Serdiana e La Cantina Trexenta di Senorbì con le loro eccellenze vinicole.

Elisabetta Frau

Responsabile Scientifico

MADN





Articolo precedenteUna nuova parrocchia per don Luca
Prossimo articolo[FOTO] La Dea Madre è ritornata a casa