Che qualcosa sarebbe andato storto c’era da immaginarlo quando – Expo di Milano, era il 2015 – l’allora premier Matteo Renzi disse a Putin <>. Una gufata clamorosa, pronunciata dallo stesso supercannoniere (ma non nel senso di goleador) che aveva scommesso sulla vittoria di Hillary Clinton alle presidenziali Usa e che nei giorni dell’olimpiade in Sud America non si volle perdere la finale nella spada femminile individuale con protagonista l’atleta azzurra Rossella Fiammingo. Si sa come è andata a finire anche in quel caso: la Fiammingo non conquista l’oro e sull’ex vincitore della Ruota della Fortuna di Rignano sull’Arno inizia a diffondersi minacciosa quella nube tossica di sfiga che ancora non riesce ad abbandonarlo. Né a lui, né alle sue previsioni o pronostici.
Fatto sta che l’Italia non si è qualificata per la coppa del mondo per la seconda volta nella sua storia. Non è stata capace di segnare un misero golletto a una Svezia forte fisicamente ma tecnicamente imbarazzante. Oggi siamo un po’ più poveri, molto più tristi, di certo più (incazz…) neri che azzurri. E ci tocca pure sentire in tv gli stessi tromboni di sempre che portano pure sfiga!
Redazione Trexenta